venerdì 20 marzo 2009

Contro la violenza


nota: l'immagine è presa dal web, qui

Cresciuta in una città piccola (cc 200 000 abitanti) e tranquilla, ho avuto parte sempre di un ambiente tranquillo e sereno. La violenza in tutte le sue forme era lontana..da casa mia.
Ovviamente dei casi c'erano, e ricordo proprio una delle nostre vicine che era vittima di un marito sempre ubriaco e violento. Pensando a lei, mi sono promessa di non sposare mai una persona violenta e di non accettare le violenze di nessun tipo.
Oggi invece mi ritrovo in un ambiente molto aggressivo e violento, dove ho capito un po' i meccanismi della violenza senza averlo voluto ma...si dice in romeno: "quello che temi di quello hai parte".
Qui sono violenti tutti: dalle persone anziane che diffondono ancora questa cultura "della violenza come arma, come modo di imporsi", consigli del tipo: "ma ti fai sottomettere da lei?! Falla capire chi comanda!" i giovani che se hanno un comportamento civile e gentile vengono presi per "scemi" per cui a volte si trovano anche un po' "spinti" nel essere aggressivi, i bambini a cui si insegna di "picchiare" per non essere picchiati... Sono cose che a me mi hanno fatto sempre rimanere male, perché personalmente penso che con la violenza non si ottiene niente di positivo.
Leggevo qui sul portale dei carabinieri:
"Secondo l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) la violenza domestica è un fenomeno molto diffuso che riguarda ogni forma di abuso psicologico, fisico, sessuale e le varie forme di comportamenti coercitivi esercitati per controllare emotivamente una persona che fa parte del nucleo familiare. Può portare gravi conseguenze nella vita psichica delle donne, degli uomini e dei bambini che la subiscono perché può far sviluppare problemi psicologici come sindromi depressive, problemi somatici come tachicardia, sintomi di ansia, tensione, sensi di colpa e vergogna, bassa autostima, disturbo post-traumatico da stress e molti altri. Le condizioni di chi subisce la violenza sono tanto più gravi quanto più la violenza si protrae nel tempo, o quanto più esiste un legame consanguineo tra l'aggressore e la vittima. Dal punto di vista fisico le violenze domestiche possono generare gravi danni permanenti e portare difficoltà del sonno o nella respirazione. Le conseguenze della violenza domestica protratta nel tempo lasciano segni anche sul piano relazionale perché le vittime che la subiscono spesso perdono il lavoro, la casa, gli amici e le risorse economiche di sostentamento."
"In una indagine ISTAT (2006) condotta su un campione di 25.000 donne tra i 16 e i 70 anni sono emersi dati allarmanti. Sono più di 6 milioni le donne dai 16 ai 70 anni che hanno subito abusi fisici o sessuali nell'arco della loro vita. Sono 2 milioni le donne che hanno subito violenza domestica dal partner attuale o da un ex partner, mentre 5 milioni di donne hanno subito violenza fuori dalle mura domestiche. Gli autori delle violenze sono sconosciuti (15,3%), o persone conosciute superficialmente (6,3%), a volte apparentemente insospettabili come amici (3%), colleghi di lavoro (2,6%), parenti (2,1%), partner (7,2%) o ex partner (17,4%)."
"Si è stimato che oltre il 90% delle vittime non denuncia il fatto; "
"Chi commette ripetutamente azioni violente fra le mura domestiche di solito ha un unico obiettivo: desidera porre la sua vittima in uno stato di "sudditanza" perché vuole sentirsi potente e perché esercitare azioni di comando e di controllo su un membro della famiglia lo fa sentire appagato e sicuro di sé. "
"Di solito gli abusanti sono soggetti estremamente insicuri nella vita sociale, non hanno grandi possibilità di sfogo e relazioni sociali appaganti. Trovano più facile colpire gli appartenenti al nucleo familiare, soprattutto se i membri della famiglia hanno bisogno di loro per il sostentamento. Per fuggire dalla responsabilità delle proprie azioni, l'abusante tenta con qualunque mezzo di favorire l'oblio e il segreto perché vuole impedire che si creino attorno alla vittima relazioni sociali rassicuranti."
I M P O R T A N T E:
"Uscire da questo problema è possibile. Prima di tutto la vittima deve rendersi conto che quello che sta accadendo fra le mura domestiche è un reato. Per arrivare a questa consapevolezza deve osservare e analizzare quello che le accade attorno, imparare ad essere obiettiva e giudicante nei confronti di chi sta abusando."
"

In caso di violenza domestica è importante rompere l'isolamento e trovare il coraggio di parlare con qualcuno di ciò che avviene fra le mura domestiche. Ci si deve rivolgere alle Forze dell'Ordine oppure si può individuare una persona vicina con la quale si ha confidenza.

Nella fase critica è importante individuare testimoni, se ci sono dei referti in casa vanno portati dove ci si reca per sporgere denuncia."

LA LEGGE TUTELA DALLE FORME DI VIOLENZA

La violenza fisica e psicologica può essere legata a forme di reato descritte da molti articoli del Codice Penale. Alcuni vengono riportati di seguito:

  • art. 570 -Violazione degli obblighi di assistenza familiare;
  • art. 571 -Abuso dei mezzi di correzione o di disciplina;
  • art. 572 -Maltrattamenti in famiglia o verso fanciulli;
  • art. 575 -Omicidio;
  • art. 580 -Istigazione o aiuto al suicidio;
  • art. 581 -Percosse;
  • art. 582 -Lesione personale;
  • art. 583-bis -Pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili;
  • art. 594 -Ingiuria;
  • art. 595 -Diffamazione;
  • art. 605 -Sequestro di persona;
  • art. 609-bis -Violenza sessuale;
  • art. 609-octies -Violenza sessuale di gruppo;
  • art. 610 -Violenza privata;
  • art. 612 -Minaccia;
  • art. 616 -Violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza;
  • art. 617 -Cognizione, interruzione o impedimento illeciti di comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche;
  • art. 617-bis -Installazione di apparecchiature atte ad intercettare od impedire comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche;
  • art. 660 -Molestia o disturbo alle persone.

Leggi anche : Polizia e RAI contro le violenze

" E proprio su questa base anche lo spot prodotto invita le vittime a denunciare chiamando il 113 "prima che sia troppo tardi".

E qui il telefono rosa:

Puoi contattarci per telefono o per e-mail, oppure scriverci, per parlare di un problema, chiedere aiuto, fare proposte, informarti sulle attività dell’associazione onlus per sapere come si diventa volontaria, ed offrire il tuo sostegno.

Associazione Nazionale Volontarie del Telefono Rosa - onlus

Viale Mazzini, 73
00195 Roma
tel. 06 / 37518261-2 Fax. 06 / 37518289

Dal lunedì al venerdì: ore 10-13 e 16-19
E –mail: telefonorosa@alice.it

Telefoni, orari e giorni di apertura della sede nazionale:
dal lunedì al venerdì ore 10-13 / 16-19 telefoni: 06 / 37518261 - 06 / 37518262 - 06 / 37518282 - fax: 06 / 37518289

CALL CENTER

Il call center risponde a richieste d' aiuto da parte di persone che subiscono violenza fisica, psicologica ed economica.

Le operatrici del call center sono volontarie dell'associazione che hanno seguito uno specifico corso di formazione, ascoltano il problema ed indirizzano alla consulente idonea a trattare il caso.

CONSULENZA

Incontri con avvocate civiliste e penaliste iscritte all’Albo Speciale del Patrocinio a spese dello stato, con psicologhe, sessuologhe, mediatrici culturali, assistenti al diritto di famiglia. Tutte, offrono gratuitamente la propria consulenza nei diversi ruoli onde trovare le soluzioni più adatte ai problemi presentati.

GRUPPI DI SOSTEGNO PSICOLOGICO (GRUPPI DI AUTO-AIUTO)

Rivolti a tutte le donne
Per uscire dall'isolamento - Condividere le esperienze - Contrastare la violenza

Abbiamo istituito momenti di riflessione, comprensione e condivisione con altre donne, attraverso i gruppi di sostegno psicologico per uscire dall’ isolamento.

Gli incontri saranno da organizzati da una Psicologa del Telefono Rosa.
Per partecipare e avere ulteriori informazioni chiama il nostro call center dal lunedì al venerdì dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 19,00.


E aggiungo una cosa: per le straniere è ancora più difficile denunciare ed uscire da questo problema, perché si trovano in un altro paese lontane dai genitori, familiari e amici; paura, vergogna sono ancora più forti proprio per l'orgoglio di non riconoscere di aver fallito nelle loro scelte; si trovano spesso senza un vantaggio economico che consente agli aggressori di sentirsi ancora più forti.

vedi anche : 1522 "Antiviolenza Donna"


1 commenti:

~PakKaramu~ ha detto...

Pak Karamu reading your blog